venerdì 29 giugno 2012

Giro del mondo il 48 ore

L'estate è arrivata a Torino, e dopo una primavera incomprensibile ora un caldo africano ha invaso la città tanto che quasi mi viene il mal d'africa e uscire per fare la spesa richiede la stessa energia di andare a fare un safari. 
Ieri sono venuti a trovarmi due miei carissimi amici Simo M e Cate B. Con loro sono andata in un negozietto in una traversa di Piazza Vittorio, si chiama Onde-Felmay che vende dischi pazzeschi provenienti da tutto il mondo.




La simpaticissima padrona del negozio ci ha fatto accomodare su dei divanetti comodissimi e come una moderna Shahrazād ha raccontato mille storie su musicisti che ha conosciuto nei suoi viaggi in paesi lontani facendoci ascoltare brani straordinari della sua collezione.

E' stato proprio un giro del mondo, dalla pizzica, alla musica Indiana !
Un oasi rinfrescante nella calda città.


martedì 19 giugno 2012

Gioco di Melodrammi Estivi

Il classico studente universitario durante la sessione d'esami diventa un po' come i vecchietti che si ritrovano in piazza ogni pomeriggio, sa lamentarsi solo degli esami, che in questo caso non si tratta del chek up ma ovviamente di quelli universitari e soprattutto delle CONDIZIONI METEREOLOGICHE.
"eh ma non si può! è il 15 di giungo e sembra marzo!"
" oh ma sto cielo grigio solo durante il week end!"

e quando finalmente arriva il caldo estivo rimpiangono i bei giorni freschi nei quali quanto meno l'afa non si aggiungeva alle numerose distrazioni!

Una di queste distrazioni devastanti per la vita dello studente sotto sessione estiva è la TELEVISIONE.
Infatti il palinsesto televisivo, che durante tutto l'anno non concede niente d'interessante, ma solo programmi di cucina, (quanti cavolo di programmi di cucina si sono inventati nel giro di 2 anni? va bene che c'è la crisi e l'unica cosa che ci si può ancora permettere è fare la spesa all'Ld ma comunque non è che io accendo la televisione alle 4 del pomeriggio e mi devo necessariamente trovare la Parodi che cucina le tagliatelle!!!) tira fuori dalla soffitta tutti i film e serie "tivù" anni 80/90 più fighi, che hanno reso le nostre scalmane infantili sul divano di nonna meravigliose.
Tralasciando Fantaghirò mi riferisco in particolare ai favolosi MELODRAMMI stile Tempo delle Mele! 
Ovviamente i titoli di questi film non esistono, nessuno se lo ricorda ma mi piacerebbe fare un gioco stile settimana enigmistica:

ASSOCIARE IL TITOLO IN VERSIONE NON UFFICIALE ALLA LOCANDINA APPROPIATA (ovviamente l'ortografia e la sintassi rispecchiano il gergo colloquiale):


A "quello che lei è una ragazza del liceo con degli orribili capelli rossi, innamorata del più belloccio della scuola e tutti si dimenticano il suo compleanno perchè sua sorella si sposa e alla fine della giornata il belloccio viene colpito da un fulmine come Nabucodonosor e scopre di essere follemente innamorato di lei al punto di mollare la sua Barbie"

B "quello con Amendola che fa il ragazzetto de Testaccio che si innamora della principessa"

C " quello dove c'è lei che è una bambina orfana di madre e il padre è un becchino che conosce al Bingo una tipa che dopo diventa l'estetista dei morti e che poi il suo migliore amico (che è il bambino di mamma ho perso l'aereo) viene punto da uno sciame di api e muore"

D "Quello dove c'è Ambra Angiolini, ben lontana dal suo exploit di Saturno contro e più vicina alle trashate di Non è la Rai, che interpreta una sfigatella che si innamora di un biondino e scende dalle scale urlando a squarciagola "generale pista" e alla fine Ken la viene a prendere sotto casa con un cavallo bianco"



Favola         2Amarsi un po'  
          
 3Sixteen Candles     4 Papà ho trovato un amico









Le soluzioni le trovate alla fine del post e per chi avesse vinto un fantastico video imperdibile per strapparvi ancora una lacrima da bimbaminkia.





A3 - B2 - C4 - D1

giovedì 7 giugno 2012

Palazzo Nuovo e la Relatività!

E' da qualche giorno che ho scoperto El Dorado delle aule studio! La biblioteca di Economia al terzo piano di Palazzo Nuovo. Biblioteca sileziosa con grandi finestroni dai quali appare la Mole che ti danno la sensazione di essere "quasi" all'aperto e non rintanato in un bunker illuminato dai neon che sbarbellano.
Qual'è il problema? Come per tutte le "isole del tesoro" è difficile da raggiungere, soprattuto per chi come me non è proprio un veterano di Palazzo "Nuovo".






Già il nome è un inganno, fu progettato e realizzato tra il 1961 e il 1966 dagli architetti Felice Bardelli, Sergio Hutter, Domenico Morelli e quel genio discendente da una famiglia di geni Gino Levi Montalcini (fratello della più celebre Rita), i quali probabilmente una sera giocando a Poker e bevendo qualche Bicerin di troppo e avendo troppi zuccheri in circolo decisero di riproporre una versione post-moderna del Labirinto del Minotauro.
E CHE CAVOLO! 




Lunedì dovevo raggiungere le mie amiche e ho preso la decisione coraggiosa di salire a piedi così percorrendo tutto il corridoio ho cominciato a salire le scale trovandomi all'acquario occupato, non trovando il proseguimento per i piani successivi, sono scesa di una rampa e risalita dall'altra parte ritrovandomi sempre nello stesso posto. Mi sembrava di essere in una litografia di Escher.





Così mi sono arresa e ho deciso di prendere l'ascensore.
Per quanto riguarda gli ascensori di Palazzo Nuovo mi affido alle parole di Giuseppe Culicchia, il quale ne porta un immagine molto dettagliata e veritiera nella sua "guida" Torino è casa mia:


"Palazzo Nuovo non è noto per la sua allegria. Sfido gli iscritti a qualsiasi altra facoltà, non solo torinese ma italiana, europea, mondiale, interplanetaria, a trovare una sede universitaria più deprimente di Palazzo Nuovo. [...] è, si sappia, la causa principale se non unica dell'abbandono del corso di studi universitari  in Lettere, Filosofia, Lingue, Giurisprudenza, Scienze Politiche o Scienze dell'Educazione. [...]
Per non parlare degli ascensori. Sia che uno tenti di prendere un ascensore per salire ai piani alti di Scienze dell'Educazione o di Lettere e Filosofia o di Lingue o di Giurisprudenza o di Scienze Politiche, sia che uno tenti di prendere un ascensore per scendere dai piani alti di Scienze dell'Educazione o di Lettere e Filosofia o di Lingue o di Giurisprudenza o di Scienze Politiche, l'esperienza a Palazzo Nuovo non può che rivelarsi frustrante.
Innanzitutto perchè può succedere che, una volta chiamato, l'ascensore non arrivi MAI, ma proprio MAI: e c'è chi a causa di questo non si è laureato, perchè non è obiettivamente facile laurearsi, se ci si intestardisce ad aspettare l'ascensore per anni. Poi perchè può succedere che , una volta chiamato, l'ascensore arrivi, e però vi porti dappertutto tranne che al piano a cui volevate recarvi: e c'è chi a causa di questo non si è laureato, perchè provateci voi a laurearvi, se un ascensore vi porta da un piano all'altro tranne che a quello a cui volete arrivare per anni. Poi perchè può succedere che, una volta chiamato, l'ascensore arrivi, e però sia PIENO, ma proprio PIENO, e continui ad esserlo ogni volta che le sue porte si aprono [...]
L'interno degli ascensori di Palazzo Nuovo, a detta dei pochi fortunati che sono riusciti a prenderli e a venire fuori, è poi sommamente angusto, oltre che grigio come il resto dell'edificio, e capace di regalarvi esperienze tra le più claustrofobiche nel novero di quelle esprimibili su questa terra, persino nel caso soffriate di agorafobia. "

Ma come nel labirinto del Minotauro se riesci a raggiungere il centro e sei veramente molto fortunato puoi trovare anche tu l' Essere Mitologico, com'è successo a me e Serena oggi!! 


sabato 2 giugno 2012

Baciarsi la spalla

Abitudine che ho fin da piccola, come toccarmi le orecchie quando sono stanca...ma baciarmi le spalle è una cosa che faccio molto spesso da quando arriva l'estate a quando finisce. Indosso una maglia senza spalline e sono seduta su un muretto al parco o in balcone a fumare una sigaretta non posso resistere alla cicciosità delle mie spalle nude, il profumo della pelle morbida. I questi momenti mi manca il profumo del Riccio e le sue grandi braccia. Ma è un pensiero dolce non un rimpianto.

Quando ti innamori di qualcuno ti innamori di ogni centimetro del suo corpo, lo conosci nei dettagli, conosci le cicatrici e i nei, la forma del profilo, i rumori che fa quando mangia e i movimenti quando dorme.
E' strano pensare a chi torna ad essere amico dopo aver passato anni insieme, da un lato invidio chi raggiunge questo equilibrio, d'altra parte non so come ci si riesca. 

Ci sono anche sensazioni inaspettate quando ci si lascia, di solito si pensa alla nostalgia, al vuoto per l'assenza ma ci sono giorni come oggi in cui mi sembra che il tempo non sia mai passato e mi ritrovi a rivivere l'atmosfera di quando ancora non stavo con lui e alla spensieratezza, a rigustare la LIBERTA'.


Illustrazione "Qualcosa è limpido" di   CATERINA BIANCHETTI
Caterina è una giovane illustratrice  dal tratto molto particolare
e una grande capacità di comunicare espressioni e dinamicità.
Ogni aggiornamento del suo blog è un emozione...seguitela ;)